Acto presenta Vik Tumore Ovarico

Il tumore ovarico è l’8a neoplasia ginecologica più diagnosticato tra le donne e tra le più gravi a causa della sua elevata mortalità. La letalità è causata dalla mancanza di strumenti di screening o di diagnosi precoce e dalla presenza di sintomi poco riconoscibili, per cui il tumore viene diagnosticato in fase avanzata nel 80% circa dei casi.  In Italia circa 50.000 donne convivono con questo tumore e ogni anno si registrano più di 5.000 nuovi casi e oltre 3.000 decessi.

Di fronte a questa malattia così subdola e pericolosa l’informazione è la prima arma di difesa.  Tuttavia, le domande sono tante e non sempre si riescono ad avere subito tutte le risposte. Per questo ci si può sentire sole e impotenti.

Ma oggi c'è un aiuto in più per aiutare le pazienti a combattere la solitudine e a rispondere ai loro quesiti: Acto, grazie alla collaborazione di GSK, propone alle pazienti e ai loro familiari VIK Tumore Ovarico,  il “compagno virtuale” al quale basta chiedere per avere subito, a tutte le ore e tutti i giorni, le risposte e i consigli utili per conoscere e/o affrontare meglio la malattia. Il piccolo VIK, dai grandi occhi rotondi, è un’intelligenza artificiale che aiuta a riconoscere i sintomi della malattia, a individuare i centri di alta specialità dove curarsi, ad assumere in modo corretto i farmaci, ricorda gli appuntamenti e le visite mediche e permette a tutte le utenti di scambiare esperienze e lasciare testimonianze.

La app, realizzata e validata da operatori sanitari qualificati e da un gruppo di pazienti socie ACTO, è scaricabile gratuitamente via App Store, Google Play , Messenger con comodo accesso anche dal portale www.acto-italia.org,  sul quale sono presenti ulteriori informazioni sul servizio a questo link 

Grazie alla partnership con GSK possiamo offrire ai 140mila utenti che raggiungeranno la app VIK  dal  nostro portale una ulteriore fonte di informazione semplice ed affidabile e una nuova gamma di servizi digitali di supporto – ha dichiarato Nicoletta Cerana, presidente di Acto Italia – Con VIK continua il processo di digitalizzazione dei servizi di Acto iniziato nel 2018 nella convinzione che la tecnologia, se ben usata, può essere di primo aiuto a chi soffre e a chi se ne prende cura senza peraltro sostituirsi mai ad una consulenza specialistica o alla visita del medico”.