Giovanni Gerosolima - Presidente

Il 15 ottobre Mirosa Magnotti avrebbe festeggiato il suo compleanno. Purtroppo lo scorso luglio ci ha lasciato, insieme a un grande vuoto nella sua famiglia, tra i suoi amici e nella sua Associazione.

Acto Campania è stata la testimonianza del suo impegno sociale a favore di chi, come lei, si trova a combattere la terribile battaglia contro il cancro, e in particolare quello all’ovaio. Il suo obiettivo era quello di informare le donne sui rischi di questa neoplasia, sull’importanza della prevenzione e sollecitare le istituzioni perché mettano in campo azioni importanti a sostegno di questa causa. 
In questi anni sono state tante le iniziative, realizzate con dedizione e passione. L’Associazione aveva un posto preminente nei suoi pensieri e nelle azioni di ogni giorno.

Questa eredità non poteva andare dispersa e così io, suo marito, ho deciso di raccogliere il testimone insieme alle nostre figlie, Cristina, Emanuela e Claudia. Non sarà facile eguagliare lo spirito vulcanico e indomito di Mirosa, ma il nostro obiettivo è quello di non disperdere il bagaglio di piccole e grandi conquiste da lei costruite con tenacia, ed amore e non dissipare l’affetto cresciuto intorno ad Acto Campania.

Le parole di Mirosa  (1962 - 2021)

Nell'aprile 2016 mi è stato diagnosticato un tumore dell’ovaio di origine genetico-ereditaria  in stadio avanzato, nonostante i controlli annuali effettuati. Un fulmine a ciel sereno che ti cambia completamente la vita. Ho subìto un intervento chirurgico e, come da protocollo, mi sono sottoposta a un ciclo di 22 chemioterapie. Le sofferenze sono tante, fisiche e psicologiche, difficili da descrivere. Fai il test genetico e la rabbia ti assale sempre di più... “Ho la mutazione BRCA!”. A me, forse come a molte altre donne, è accaduto di pensare: lo avessi saputo prima avrei tolto le ovaie.

Ho sentito il bisogno di fondare Acto Campania per offrire il mio contributo fattivo alla lotta contro il tumore ovarico dando la possibilità a tante donne di sapere di più su questa patologia, purtroppo ancora molto poco conosciuta e spesso confusa con il tumore dell’utero.

Il mio desiderio di informare le donne nasce dalla frustrazione che ho provato quando ho scoperto che le linee guida per una corretta prevenzione del tumore ovarico BRCA mutato esistono già da qualche anno, ma non sono adeguatamente diffuse, nonostante la gravità della patologia. Nella lotta al tumore ovarico l’informazione è fondamentale. Troppe donne muoiono ancora perché non hanno il giusto approccio alla prevenzione. Una prevenzione ancora difficile ma per la prima volta possibile quando si tratta di tumore ovarico genetico-ereditario.

I controlli periodici, un corretto stile di vita, la conoscenza dei primi sintomi, l’osservazione dei cambiamenti nel proprio corpo, possono rappresentare il limite tra un approccio tempestivo alla malattia, con un’elevata probabilità di sopravvivenza, e un intervento tardivo con le sue nefaste conseguenze.

Per questi motivi ho sentito l’esigenza di impegnarmi in prima persona in una battaglia che credo necessaria per svegliare le donne dall’inerzia e dal fatalismo che spesso le porta a non affrontare un percorso di prevenzione che potrebbe cambiare radicalmente il loro destino.

Acto Onlus da molti anni svolge un ruolo fondamentale in questa direzione e la nascita di Acto Campania rappresenta un nuovo tassello per la lotta al tumore ovarico attraverso la diffusione capillare sul territorio dei principi di questa lotta per raggiungere il maggiore numero di persone possibile.Il nostro impegno è orientato a stimolare un’azione sinergica con le istituzioni e il mondo scientifico, fatta di ricerca, aggiornamento e formazione professionale, condivisione dei protocolli scientifici, maggiore tutela e sostegno per i malati, ma soprattutto una corretta informazione per poter sconfiggere uno delle più aggressive patologie dei nostri tempi.


Ines Fruncillo, Vice Presidente 

Ho 37 anni e sono un'imprenditrice. Da sempre sono in prima linea per i diritti delle donne perché ho la certezza che unite raggiungiamo ogni tipo di traguardo e vinciamo tutti i tipi di battaglie.

Ho deciso di sostenere la prevenzione, l'assistenza, la ricerca sul tumore ovarico perché ho avvertito fortemente il bisogno di mettermi a disposizione di donne travolte dalla malattia, dopo che questo “male” è stato diagnosticato a una mia cara amica.

La conoscenza di questo tipo di cancro può alleviare il faticoso e tortuoso percorso di molte donne. Provare a lenire il trauma della diagnosi e condividere le difficoltà delle cure è divenuta la nostra prima mission, affinché gli occhi delle donne ammalate, vere guerriere della vita, continuino a brillare di speranza e di gioia.