Newsletter Marzo Aprile 2023

27 aprile: facciamo il punto sul tumore ovarico

Lunedì 8 maggio torna per il decimo anno, la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico. Istituita nel 2013 per volontà di un numero selezionato di associazioni pazienti tra cui Acto Italia, la Giornata ha lo scopo di mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni politiche e sanitarie sul tumore ginecologico più grave che nel mondo interessa 830 mila donne e 314mila nuove diagnosi/anno.
In Italia i numeri di questa neoplasia sono purtroppo in crescita. I casi totali sono saliti a 51.136 e le nuove diagnosi/anno a 5.370 (dati Globocan e AIRTUM 2020).

In attesa dell’8 maggio, Acto Italia organizza giovedì 27 aprile una diretta Facebook in cui la professoressa Nicoletta Colombo, direttore del programma ginecologia dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), farà il punto della situazione sul tumore ovarico tra passato e futuro.

Saranno con lei le presidenti delle 8 associazioni ACTO che nell’occasione presenteranno gli eventi programmati nelle varie regioni per la Giornata Mondiale 2023.

“Il tumore ovarico è la neoplasia ginecologica che, negli ultimi anni, è stata al centro di una grande rivoluzione diagnostica e terapeutica che ha consentito un significativo incremento della sopravvivenza – ha commentato Nicoletta Cerana, presidente di Acto ItaliaPurtroppo continuano a mancare gli strumenti di prevenzione o di diagnosi precoce, che invece esistono da tempo per il tumore del seno e della cervice. Ecco perché l’informazione continua ad essere la prima arma di difesa che le donne hanno  contro questa neoplasia così subdola e complessa e la Giornata Mondiale ce lo ricorda, invitando ogni donna ad informarsi e a sottoporsi a controlli regolari.” 

Sostenuta da quasi 200 organizzazioni in tutto il mondo, la campagna mondiale 2022 è stata seguita da quasi 28 milioni di persone in tutto il mondo. 

Per seguire l'incontro del 27 aprile collegarsi alla pagina Facebook di Acto al link   https://www.facebook.com/ActoItaliaETS


Acto con gli ospedali "a misura di donna"

Quali sono in Italia gli ospedali che rispondono meglio ai bisogni delle donne colpite da tumore dell’ovaio e dell’endometrio?  A questa domanda ha risposto il lavoro di mappatura compiuto da un comitato scientifico  cui Acto Italia ha partecipato insieme ad alcuni fra i più noti clinici ed esperti di ginecologia oncologica.  

Obiettivo del lavoro di mappatura “Percorsi di oncologia ginecologica a misura di donna” è stato quello di identificare - attraverso un questionario online - gli ospedali che valorizzano la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza.

All’iniziativa hanno aderito 130 ospedali italiani che hanno presentato la propria candidatura tramite un apposito questionario online composto da 28 domande volte a valutare diverse tipologie di servizio importanti per garantire una buona gestione della donna con tumore all’ovaio e all’endometrio. Il riconoscimento è stato assegnato a 40 ospedali che si sono distinti per l’alta specializzazione, per la multidisciplinarietà della presa in carico e, appunto, per la capacità di offrire un’assistenza ‘a misura di donna”.

Tra i 40 ospedali di eccellenza ben 16 sono presenti con loro specialisti nei comitati tecnico-scientifici (CTS) di Acto:

  • 8 sono presenti nei CTS di Acto Italia e Acto Lombardia (Spedali Civili di Brescia, Manzoni di Lecco, San Matteo di Pavia, Giovanni XXIII di Bergamo, IEO con San Raffaele, Niguarda e Humanitas a Milano, San Gerardo a Monza)
  • 1 nel CTS di Acto Piemonte (Ospedale Mauriziano di Torino)
  • 3 Nel CTS di Acto Triveneto (Cà Foncello di Treviso, Ospedale Borgo Trento di Verona, Azienda Ospedaliera di Padova)
  • 1 nel CTS di Acto Toscana (Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa)
  • 1 nel CTS di Acto Campania (Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione Pascale di Napoli)
  • 1 nel CTS di Acto Puglia (Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti)
  • 1 nel CTS di Acto Sicilia (Ospedale Cannizzaro di Catania)

I riconoscimenti sono stati assegnati al termine di una tavola rotonda tenutasi a Roma presso la sala Zuccari del  Senato della Repubblica alla quale ha partecipato la presidente di Acto Italia Nicoletta Cerana, intervenuta sul tema dei bisogni più sentiti dalle pazienti  dichiarando che “Il principale bisogno è quello di benessere che non significa soltanto  assenza di malattia ma soprattutto qualità di vita fisica-psichica-sociale perché per una donna c’è molto oltre la malattia: la famiglia, i figli, i rapporti di coppia, il lavoro, il proprio aspetto.  Per rispondere ai bisogni di qualità di vita occorre curare non solo la malattia ma anche la persona perché chi vive con un tumore non vuole solo vivere di più, vuole anche vivere meglio. E a questi bisogni di qualità di vita sono chiamati a rispondere non solo le associazioni pazienti ma anche gli ospedali in stretta collaborazione con le pazienti”.  


Conoscere il virus HPV: guarda il video, ascolta gli esperti

Perché un tempo si dedicava poca attenzione alle infezioni virali sessualmente trasmesse mentre oggi all’HPV è dedicata addirittura una Giornata Mondiale?
Quali sono i comportamenti sessuali che aumentano il rischio di contrarre un tumore della cervice?  Cosa dobbiamo fare per evitare il rischio o per eliminarlo del tutto?
Che differenza c’è tra HPV test e Pap Test?
Mi posso vaccinare contro l’infezione anche se ho già avuto esperienze sessuali?
Come posso proteggere dall’infezione HPV i miei figli adolescenti?

A tutte queste domande e ad altre Acto Italia ha risposto il 4 marzo scorso - Giornata Mondiale dell’HPV - con una diretta Facebook che puoi ancora seguire oggi sulla nostra pagina FB . All’incontro hanno partecipato Domenica Lorusso e Rosa De Vincenzo della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS Roma, due fra i maggiori clinici esperti del problema.

Scopri cosa hanno detto rivedendo la registrazione dell’evento cui puoi accedere cliccando sull'immagine sopra o sul link:

https://www.facebook.com/ActoItaliaETS/videos/693131022495346 

 

Se non hai molto tempo guarda questo video che in soli 2 minuti racconta tutto quello che devi sapere sul virus HPV e i tumori che può provocare. Per vederlo clicca sul link qui sotto o sull'immagine: 

https://www.facebook.com/100064619174997/videos/1964557310565219 


HPV: Acto Italia firma un Memorandum di Intesa

Eliminare in Italia tutti i casi di cancro provocati dall’HPV è un obiettivo raggiungibile a patto che le istituzioni nazionali si mobilitino per far raggiungere le percentuali di vaccinazioni e screening richiesti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Per questo il 14 marzo a Roma ACTO Italia insieme alle associazioni e fondazioni Incontra Donna, Umberto Veronesi, FAVO, Cittadinanzattiva, ThinkYoung, CNG, LILT ha sottoscritto il memorandum d’intesa con cui è stata chiesto alle istituzioni un’azione formale di intervento contro le malattie HPV correlate. Il memorandum rappresenta un passo avanti rispetto al Manifesto già firmato dalle stesse organizzazioni e presentato lo scorso anno.

Si ringrazia IncontraDonna per l'utilizzo dell'immagine

L’infezione da virus HPV e le neoplasie ad essa collegate sono indiscutibilmente una questione di salute pubblica. Il solo il tumore della cervice colpisce ogni anno oltre 66mila donne in Europa e 3mila in Italia. Eppure, il tumore della cervice è l’unica neoplasia ginecologica che si può prevenire con il test di screening cervicale (Pap test) o eliminare del tutto con il vaccino anti HPV. Ma in Italia siamo ancora ben distanti dagli obiettivi prefissati dall’OMS che, entro il 2030, intende raggiungere almeno il 90% di popolazione femminile e maschile vaccinata e il 90% di donne sottoposte a screening cervicale. Proprio per accelerare il raggiungimento di questi obiettivi le associazioni, sottoscrivendo il Memorandum, hanno ribadito la necessità di:

1. potenziare i servizi di prevenzione vaccinale e screening

2. attivare campagne di informazione e coinvolgimento sulla prevenzione dei tumori da HPV

3. promuovere programmi di prevenzione primaria e secondaria, per garantire a tutti l’accesso in sicurezza alle opportunità del SSN

4. attivare un monitoraggio dei livelli di copertura vaccinale e screening attraverso strumenti digitali; condividere i dati tra le classi mediche e le ASL per una più efficace implementazione dell’anagrafe vaccinale digitale.

5. Approvare un piano oncologico straordinario, con misure d’urgenza per recuperare le prestazioni arretrate e coinvolgere i giovani non vaccinati


Conoscere il tumore dell'endometrio in  5 passi

Il tumore dell’endometrio è il tumore che colpisce l’utero, l’organo dell’apparato riproduttivo femminile deputato ad accogliere l'ovulo fecondato, a consentirne lo sviluppo e a espellere il feto quando la gravidanza giunge al termine. Il tumore dell’endometrio rappresenta la quasi totalità dei tumori che colpiscono il corpo dell'utero ed è la 4° causa più comune di tumore tra le donne.

  1.       Quanto è diffuso

In Italia si registrano oltre 10mila casi/anno e le donne che convivono con un tumore dell’endometrio sono più di 122mila. E' un tumore in aumento nei Paesi industrializzati a causa dell’allungamento della vita media, del mutamento degli stili di vita e alimentari, dell’utilizzo di terapie a base di estrogeni e di fattori eredo-familiari. 

  1.       Come si previene

Attualmente non esistono strumenti di prevenzione o test di screening per questa neoplasia. Fortunatamente nel 90% dei casi il tumore presenta sintomi molto evidenti (sanguinamento vaginale anomalo) che permettono nel 70% dei casi una diagnosi in stadio iniziale (I-II) con percentuali di sopravvivenza del 70-95 per cento. 

  1.       Chi è a rischio

Aumentano il rischio di tumore dell’endometrio l’età, un’eccessiva esposizione agli estrogeni, l’obesità, il diabete, l’assunzione durante la menopausa di terapie ormonali sostitutive a base di estrogeni non adeguatamente bilanciate dall’assunzione di progestinici, la familiarità ossia la presenza di tumori dell’endometrio in famiglia o di condizioni ereditarie (Sindrome di Lynch). 

  1.       Come si diminuisce il rischio

Per diminuire il rischio è importante mantenere un peso ideale, svolgere regolarmente attività fisica, seguire una dieta sana ricca di fibre, assumere a lungo termine la pillola anticoncezionale combinata contenente un dosaggio bilanciato di estrogeni e progesterone o la minipillola a base di solo progesterone. 

  1.       I passi della diagnosi
  • Visita ginecologica con esame obiettivo pelvico ed esame speculare
  • PAP test
  • Ecografia transvaginale
  • Eventuale isteroscopia
  • Biopsia endometriale o curettage 
  • Valutazione della storia familiare  

Tumore ovaio: dove curarsi in Sicilia

La Sicilia può contare ad oggi cinque percorsi attivi nella cura dei tumori e riguardano mammella, ovaio, polmone, colon-retto e prostata.

Per queste cinque neoplasie esistono già dei PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) con strutture specializzate, individuate nel territorio regionale, che prendono in carico il paziente e lo accompagnano in ogni passaggio delle attività sanitarie ed assistenziali secondo protocolli predefiniti.
Il nuovo Piano oncologico nazionale considera i PDTA “la modalità organizzativo-funzionale più efficiente per la gestione delle patologie oncologiche ed ematologiche”.

 4 centri di riferimento per il tumore dell’ovaio

 A.O. Cannizzaro - Catania ARNAS Garibaldi - Catania  A.O. Papardo - Messina ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli - Palermo

ll carcinoma ovarico rappresenta la settima neoplasia più frequente nella popolazione femminile mondiale e la principale causa di morte tra i tumori ginecologici. 
In Sicilia il tasso di incidenza è di circa due punti percentuali in meno (13,6/100 mila donne) rispetto al 15,6 del resto d’Italia ed erano 530 i nuovi casi attesi nel 2019, mentre la sopravvivenza a cinque anni, nell’isola, è del 37 per cento.

L’assessorato regionale della Salute ha approvato il PDTA il 18 febbraio 2021 ed ha identificato i 4 centri di riferimento situati a Catania, Messina e Palermo. (fonte: Focus Sicilia, articolo di Agostino Laudani, 2023)


Il premio "Essenza Donna" a Daniela Spampinato

Si è tenuta a Catania la XXIII edizione del premio nazionale Essenza Donna promosso dall’Accademia di Arte Etrusca. L’importante riconoscimento è riservato annualmente alle donne che con il loro impegno contribuiscono alla crescita della società in maniera determinante, divenendo dei veri e propri modelli di vita. Per questa edizione il premio è stato assegnato, accanto a numerose eccellenze della medicina, delle forze dell’ordine, del giornalismo, della cultura, a Daniela Spampinato, fondatrice di Acto Sicilia, per sottolineare il valore della solidarietà e l’abnegazione di chi si impegna e spende la propria vita nel volontariato.

La targa alla memoria quest’anno va a Daniela Spampinato – ha dichiarato la presidente Carmen Arena - per l’impegno profuso nella lotta contro il tumore ovarico. Daniela, che si è spenta lo scorso ottobre, ha affrontato con coraggio sette anni di malattia combattendo non solo la sua personale battaglia contro il cancro, ma anche contro la disinformazione, ribadendo con tutte le sue forze alle donne l’importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce”.


Bando borse di studio "Adele Leone"

Acto Puglia ha lanciato per il terzo anno consecutivo il concorso per le borse di studio intitolate ad Adele Leone, la fondatrice e prima presidente dell'Associazione.
L’iniziativa continua anche quest’anno per onorare la memoria di una donna che ha saputo porsi al fianco delle pazienti pugliesi offrendo loro comprensione e supporto con le tante iniziative organizzate dalla costituzione dell'Associazione. 

Il concorso bandisce 1 borsa di studio semestrale da 12.500 euro e si rivolge a laureati italiani e stranieri in medicina, biologia e materie affini che desiderano approfondire la conoscenza nel settore della ricerca di base o clinica delle neoplasie ovariche e ginecologiche in generale. 
La Commissione esaminatrice sarà composta dalla Presidente e da due membri del Consiglio Direttivo unitamente a due membri del Comitato Tecnico Scientifico di Acto Puglia.

Annamaria Leone Presidente Acto Puglia premia le vincitrici ex-aequo
della borsa di studio "Adele Leone" edizione 2022