Acto Italia e gli ospedali "a misura di donna"
Quali sono in Italia gli ospedali che rispondono meglio ai bisogni delle donne colpite da tumore dell’ovaio e dell’endometrio? A questa domanda ha risposto il lavoro di mappatura compiuto da un comitato scientifico cui Acto Italia ha partecipato insieme ad alcuni fra i più noti clinici ed esperti di ginecologia oncologica.
Obiettivo del lavoro di mappatura “Percorsi di oncologia ginecologica a misura di donna” è stato quello di identificare - attraverso un questionario online - gli ospedali che valorizzano la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza.
All’iniziativa hanno aderito 130 ospedali italiani che hanno presentato la propria candidatura tramite un apposito questionario online composto da 28 domande volte a valutare diverse tipologie di servizio importanti per garantire una buona gestione della donna con tumore all’ovaio e all’endometrio. Il riconoscimento è stato assegnato a 40 ospedali che si sono distinti per l’alta specializzazione, per la multidisciplinarietà della presa in carico e, appunto, per la capacità di offrire un’assistenza ‘a misura di donna”.
Tra i 40 ospedali di eccellenza ben 16 sono presenti con loro specialisti nei comitati tecnico-scientifici (CTS) di Acto:
- 8 sono presenti nei CTS di Acto Italia e Acto Lombardia (Spedali Civili di Brescia, Manzoni di Lecco, San Matteo di Pavia, Giovanni XXIII di Bergamo, IEO con San Raffaele, Niguarda e Humanitas a Milano, San Gerardo a Monza)
- 1 nel CTS di Acto Piemonte (Ospedale Mauriziano di Torino)
- 3 Nel CTS di Acto Triveneto (Cà Foncello di Treviso, Ospedale Borgo Trento di Verona, Azienda Ospedaliera di Padova)
- 1 nel CTS di Acto Toscana (Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa)
- 1 nel CTS di Acto Campania (Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione Pascale di Napoli)
- 1 nel CTS di Acto Puglia (Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti)
- 1 nel CTS di Acto Sicilia (Ospedale Cannizzaro di Catania)
I riconoscimenti sono stati assegnati al termine di una tavola rotonda tenutasi a Roma presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica alla quale ha partecipato la presidente di Acto Italia Nicoletta Cerana, intervenuta sul tema dei bisogni più sentiti dalle pazienti dichiarando che “Il principale bisogno è quello di benessere che non significa soltanto assenza di malattia ma soprattutto qualità di vita fisica-psichica-sociale perché per una donna c’è molto oltre la malattia: la famiglia, i figli, i rapporti di coppia, il lavoro, il proprio aspetto. Per rispondere ai bisogni di qualità di vita occorre curare non solo la malattia ma anche la persona perché chi vive con un tumore non vuole solo vivere di più, vuole anche vivere meglio. E a questi bisogni di qualità di vita sono chiamati a rispondere non solo le associazioni pazienti ma anche gli ospedali in stretta collaborazione con le pazienti”.