Avellino: focus sui tumori ereditari

 

“Tumori eredo-familiari dell’ovaio e della mammella”: nella giornata mondiale per la lotta contro il cancro, con il Patrocinio e la partecipazione del Comune di Avellino, è stato questo il tema centrale del confronto promosso da Acto Campania e dal presidente Giovanni Gerosolima, in collaborazione con il professore Sandro Pignata, dell'”Istituto Nazionale Tumori Pascale”.

In apertura, il sindaco di Avellino Gianluca Festa ha ricordato la fondatrice di Acto Campania: “"Mirosa Magnottii è stata un esempio per tante donne. Ha lottato col sorriso sul volto fino all’ultimo. Coraggio, perseveranza, forza e la voglia di non mollare mai: chi è colpito da una patologia oncologica ha anche bisogno di modelli positivi. Lei è stata tutto questo", ha dichiarato il sindaco di Avellino. "Oggi è la giornata mondiale per la lotta contro il cancro e mi sembra giusto ricordarla. Dobbiamo sempre ringraziare chi diffonde la cultura della prevenzione".   

L’obiettivo dell’appuntamento, svoltosi all’Hotel de la Ville, era di mantenere alta l'attenzione sul tema dei tumori femminili. In particolare, di quelli che si sviluppano a seguito di mutazioni genetiche trasmissibili per eredità familiare. Un evento indirizzato a medici, biologi, infermieri e ostetriche, che rappresentano il primo baluardo contro le malattie tumorali. La prevenzione e l'intervento tempestivo rappresentano, infatti, l'arma principale per affrontarle e combatterle efficacemente e il loro intervento mirato può fare la differenza tra la vita e un esito infausto.

Nella Giornata Mondiale per la Lotta contro il Cancro, è stato ribadito che l'impegno contro le neoplasie deve coinvolgere tutti, in un’azione sinergica tra ricerca, sanità, famiglia, tessuto sociale e informazione. Nessuno può sentirsi escluso da questa battaglia perché nessuno può sentirsi al sicuro senza l'aiuto di tutte queste componenti. 

Con questo spirito, Acto Campania continua, nel solco tracciato dalla sua fondatrice Mirosa Magnotti, ad animare il dibattito e ad organizzare iniziative di formazione e informazione per poter fornire agli operatori sanitari, ai pazienti e alle loro famiglie, gli strumenti per comprendere e affrontare un fenomeno tanto doloroso e devastante per la vita delle persone e di chi è loro accanto.