Salute femminile: l'Italia è rimasta indietro

 

Secondo il Global Women’s Health Index - che misura lo stato di salute del 97% delle donne e delle ragazze di 143 Paesi a partire dai 15 anni - le  italiane sono le donne che partecipano meno ai programmi di prevenzione oncologica e malattie sessualmente trasmissibili: solo l'11% dichiara di essersi sottoposta a un test oncologico negli ultimi 12 mesi (media EU 20%, media globale 11%) e solo il 5% si è sottoposto a un test per le malattie o le infezioni sessualmente trasmissibili negli ultimi 12 mesi (media europea 8%, media mondiale 10%). L’Italia si colloca quindi al 17° posto nella dimensione prevenzione nel 2022.

L’indice, sviluppato dall’azienda Hologic e dalla società di ricerche Gallup, ha analizzato 5 dimensioni della salute femminile: la prevenzione, la salute emotiva, le opinioni sulla salute e sulla sicurezza, i bisogni di base e la salute individuale. Queste dimensioni spiegano più dell'80% della variazione nell'aspettativa di vita delle donne in tutto il mondo.

Sempre i dati raccolti fra le donne italiane rivelano una realtà particolarmente preoccupante.

Solo il 51% delle intervistate si dichiara soddisfatta della disponibilità di un'assistenza sanitaria di qualità nella propria zona, percentuale che tende a diminuire ulteriormente per le donne appartenenti alle fasce di reddito più basse (48%). Un dato allarmante, soprattutto se paragonato ai dati della prima rilevazione del 2020 quando la soddisfazione era pari al 60% e rispetto la media globale ed UE (68%).

Anche i dati sulla salute emotiva non sono confortanti. Dalla ricerca emerge che quasi 9 donne su 10 percepiscono la violenza domestica come un problema diffuso nel luogo in cui vivono, percentuale molto al di sopra della media globale (64%). 

In un mondo in cui la salute delle donne riflette direttamente la salute delle società, è sorprendente osservare un peggioramento dei dati, specialmente in dimensioni cruciali come la prevenzione. Questi aspetti influenzano significativamente l'aspettativa di vita media delle donne alla nascita, sottolineando l'urgenza di affrontare tali sfide” ha dichiarato Giacomo Pardini, Senior Country Leader di Hologic Italia.” Dobbiamo lavorare tutti insieme, imprese, associazioni pazienti e istituzioni affinché la salute delle donne sia prioritaria, indipendentemente dalla posizione geografica, dallo stato economico o dal livello di istruzione. Insieme, possiamo lavorare per un futuro in cui il benessere delle donne sia garantito