ACTO sostiene a gennaio la campagna mondiale contro il tumore della cervice

Ogni anno a 600mila donne nel mondo viene diagnosticato un tumore della cervice uterina e più della metà di loro, circa 340mila, muore. I livelli di mortalità sono particolarmente alti nei paesi a basso reddito. Eppure il tumore della cervice è l’unico tumore ginecologico che si può prevenire ed eliminare del tutto eliminandone la causa.

Il 99,7% dei carcinomi della cervice uterina è infatti HPV correlato, cioè è causato dall'infezione da Papilloma virus umano, l'infezione a trasmissione sessuale più frequente nel mondo che si può contrastare con la vaccinazione. Il vaccino anti HPV è attualmente lo strumento più efficace per prevenire il rischio di questo tumore ma, non coprendo tutti i ceppi oncogeni conosciuti, lo screening attraverso il Pap Test e l’HPV test continua ad essere fondamentale per rilevare e intervenire sulle alterazioni cellulari prima che si trasformino in neoplasia.

Proprio per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione ACTO ha raccolto l’invito di IGCS e promuove per tutto il mese di gennaio una campagna social dedicata a questo tumore. 

Secondo i dati AIRTUM 2020 nel nostro Paese le donne affette da tumore alla cervice sono 57mila ed ogni anno si registrano 2.700 nuovi casi. “Con la nostra campagna vogliamo ricordare l’importanza dello screening per arrivare a una diagnosi precoce e della vaccinazione anti HPV soprattutto nella fasce giovanili - ha dichiarato Nicoletta Cerana, presidente nazione di Acto .

La vaccinazione anti HPV è efficace soprattutto se effettuata prima dell'inizio dell'attività sessuale e quindi del rischio di contagio. In Italia la vaccinazione anti HPV è offerta gratuitamente e attivamente in tutte le Regioni e Province Autonome ai bambini e alle bambine che hanno compiuto gli 11 anni. Inoltre la maggior parte delle Regioni prevede il pagamento agevolato per altre fasce di età, non oggetto di chiamata attiva né di attività di recupero.

Purtroppo però nessuna Regione raggiunge il livello di copertura ottimale soprattutto nelle fasce d’età giovanili e l’avvento della pandemia  COVID ha fatto scendere ulteriormente le percentuali di copertura– sottolinea  Cerana. - Per questo non ci stancheremo mai di parlarne e di ricordare che sul nostro sito web sono disponibili tutte le informazioni importanti sul tumore, su prevenzione, diagnosi e cura e sui centri di eccellenza di Ginecologia Oncologica a cui rivolgersi al link https://www.acto-italia.org/tumori-ginecologici/il-tumore-della-cervice

Se l’adesione a prevenzione e screening è ancora sub-ottimale, ci sono però buone notizie dalla ricerca farmacologica. Il 2021, infatti, ha visto importanti progressi grazie agli immunoterapici pembrolizumab e cemiplimab che hanno dimostrato grandi vantaggi nel trattamento del tumore della cervice metastatico o recidivante sia rispetto alla chemioterapia che in aggiunta a questa.