Storia di Bianca Ferretti
Il mio calvario iniziò nella primavera del 2007 quando ancora insegnavo nella scuola primaria del mio paese. L'addome si era gonfiato, avevo ripetuti disturbi intestinali, un'insolita stanchezza che mi obbligava a fare lezione da seduta, cosa insolita per me.
Dopo varie visite inconcludenti ed un'ecografia transvaginale che non aveva evidenziato nulla, dietro insistenza di mia figlia e su suggerimento di un gastroenterologo, entro nel pronto soccorso dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna e vengo subito ricoverata. Mi viene praticata la paracentesi, estratti 8 litri di ascite che viene analizzata, mostrando la presenza di numerose cellule tumorali.
Ho la fortuna di essere visitata dal dottor De Iaco che, dopo una laparoscopia, mi suggerisce di effettuare prima sei cicli di chemio a base di taxolo e carboplatino. Vengo poi da lui operata nel marzo 2008 e dopo un mese ritorno sui banchi di scuola.
Sono stata benissimo fino all'agosto 2011 in cui ho avuto una recidiva a livello intestinale, sono stata operata e mi è stata praticata un'ileostomia. Ora sono in pensione (dopo 40 anni di insegnamento per lo Stato, per il quale negli anni settanta ho giurato fedeltà, sono inabile ad ogni proficuo lavoro). Ora faccio la casalinga e vado fiera delle mie marmellate e dei miei manicaretti. Sono strafelice di essere ancora viva e riconoscente verso i medici che mi hanno ben curata.
Inserita l'11 luglio 2013