100 donne coinvolte nel progetto Lanaterapia di Acto Triveneto
Si conclude a fine febbraio l’iniziativa di Lanaterapia che Acto Triveneto ha portato all’ospedale Ca' Foncello di Treviso in collaborazione con @Gomitolorosa. Tantissimi gomitoli di lana colorata per aiutare le pazienti oncologiche regalando loro qualche momento di sollievo e distrazione. Il progetto"Lanaterapia in Oncologia - La cura oltre le cure” è partito il13 ottobre e ha coinvolto numerose pazienti, volontarie e anche personale ospedaliero già abituato al lavoro a maglia. Sono stati distribuiti 200 kit di Gomitolorosa contenenti le matasse (di lana italiana di esubero) e i ferri o uncinetti, e sono state coinvolte 100 pazienti.
Lavorare a maglia aiuta a rilassarsi e stimola la creatività e la manualità, spesso compromessa dagli effetti collaterali del percorso terapeutico, dando alle pazienti sollievo all’interno dell’ambiente ospedaliero e, possibilmente, anche all’esterno, al fine di contenere il ritiro sociale spesso indotto dalla malattia.
Alla presentazione del progetto, tenutasi a Villa Carisi, sono intervenuti la presidente di ACTO Triveneto, Petra De Zanet, la dottoressa Grazia Artioli, responsabile dell’Unità operativa semplice di Oncologia ginecologica, Adolfo Favaretto, primario dell’Oncologia di Treviso, Enrico Busato, primario dell’Ostetricia e Ginecologia di Treviso, la presidente della V Commissione della Regione Veneto, Sonia Brescacin, e il direttore generale Ulss 2, Francesco Benazzi. Presenti anche la presidente dell’associazione Polaris, Emanuela Beni, e l’assessore alle Politiche sociali e rapporto con enti del terzo settore e associazioni del Comune di Silea, Francesco Biasin, coinvolti nel progetto attraverso il laboratorio “Oltre le cure”, che permetterà alle pazienti che lo desiderano di proseguire l’attività di lanaterapia all’esterno delle mura dell’ospedale.
L’attività promossa dalla nostra associazione - spiega la presidente di Acto Triveneto, Petra De Zanet -, consiste nella cura dell'anima, del pensiero e del sollievo fisico. I pazienti oncologici non devono sentirsi soli, chiudersi nel tunnel della disperazione, ma possono convivere con la malattia, anche con l’aiuto di altre donne pazienti, alleate a medici, pronte ad accogliere e aiutare ad affrontare gli aspetti più bui de percorso, infondendo speranza e fiducia nella ricerca scientifica. Ringrazio il direttore generale Francesco Benazzi e i suoi collaboratori per aver accolto con disponibilità il progetto della lanaterapia per i pazienti oncologici: i colori della lana e l’impegno manuale saranno di grande aiuto per le pazienti, alleviando il peso delle lunghe ore trascorse in chemioterapia».
La dottoressa Grazia Artioli, dirigente dell'Oncologia di Treviso, aggiunge: «Il lavoro di squadra tra medici e pazienti è indispensabile per capire e cercare di risolvere i bisogni delle pazienti». «La nostra attività chirurgica ginecologica, che, essendo il Ca’ Foncello uno dei centri di riferimento regionali per i tumori dell'ovaio, negli ultimi due anni ha visto un costante incremento, ha permesso una maggiore e più stretta collaborazione con Acto Triveneto che ci supporta con continue iniziative che coinvolgono i pazienti, come questa della lanaterapia» il commento del primario di Ostetricia e Ginecologia, Enrico Busato.