Il tumore ovarico
Il carcinoma ovarico è il sesto tumore più diffuso tra le donne ed è il più grave (60% di mortalità) rientrando tra le prime 5 cause di morte per tumore tra le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Ogni anno, nel mondo, colpisce oltre 250.000 donne e ne uccide 150.000. È più frequente nella popolazione caucasica, nei Paesi dell'Europa nord occidentale e negli USA, assai meno frequente nei Paesi asiatici, africani, sudamericani.
In Europa rappresenta il 5% di tutti i tumori femminili.
In Italia circa 50.000 donne convivono con questo tumore, ogni anno si diagnosticano 5.200 nuovi casi (10.2 casi per 100mila pazienti/anno) e, secondo il Registro tumori, il numero delle nuove diagnosi salirà a 5.339 nel 2020 e a 5.756 nel 2030.
Il tumore ovarico è un tumore molto insidioso per due principali motivi. Innanzitutto perché è caratterizzato da sintomi aspecifici. In secondo luogo perché non esistono attualmente strumenti di prevenzione (come il vaccino o come il pap test per il tumore della cervice) né test di screening precoce (come la mammografia per il tumore al seno). Per tali motivi il carcinoma ovarico, in più del 60% dei casi, viene diagnosticato tardivamente quando è già in stadio avanzato e questo influenza pesantemente l’esito delle cure.
Solo una diagnosi tempestiva può migliorare le probabilità di sopravvivenza: infatti se il tumore ovarico viene diagnosticato in stadio iniziale la possibilità di sopravvivenza a 5 anni è del 75-95% mentre la percentuale scende al 25% per i tumori diagnosticati in stadio molto avanzato.
(fonte AIRC)
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