Tipi di tumore ovarico
Il tumore dell’ovaio insorge quando le cellule dell’ovaio crescono e si dividono in modo incontrollato.
I tumori dell’ovaio possono essere di molti tipi. A parte i tumori benigni, come la cisti ovarica, i tumori maligni dell'ovaio sono di tre tipi: tumori epiteliali, tumori germinali e tumori stromali.
I tumori epiteliali derivano da un malfunzionamento dell’epitelio mulleriano (tessuto che riveste l’ovaio), possono presentarsi in forma benigna o maligna e rappresentano il 60% delle neoplasie che colpiscono l’ovaio. Sono classificati secondo il tipo cellulare (sieroso, mucinoso, endometrioide, a cellule chiare, transizionale) e sottoclassificati (borderline o intermedio, alto medio e basso grado di malignità) in base agli aspetti architetturali, alle caratteristiche nucleari e alla presenza o assenza di invasione stromale. Hanno una maggiore incidenza in donne di età compresa tra 55 e 65 anni.
I tumori germinali derivano dalle cellule che danno origine agli ovuli. Sono anch’essi più rari rappresentando il 5% dei tumori maligni dell’ovaio. Questo tipo si manifesta soprattutto in giovane età (infanzia e adolescenza) e sono differenziabili dagli altri tumori maligni dell’ovaio perché producono marcatori tumorali riscontrabili nel sangue (come l’alfaproteina o la gonadotropina corionica) diversi da quelli prodotti dai tumore di origine epiteliale.
I tumori stromali hanno origine in un altro tessuto della struttura dell’ovaio. Sono neoplasie più rare e rappresentano il 4% dei tumori maligni che possono colpire l’ovaio. Esiste una classificazione di 4 tipologie di tumori stromali caratterizzati da sintomi comuni riconoscibili, in particolare un eccesso di produzione di ormoni sia femminili che maschili. Questa produzione amplificata è dovuta a una parte di alcune cellule che compongono lo stroma che generano, tra l’altro, testosterone.
I tumori ereditari hanno origine da fattori genetici che si trasmettono in linea ereditaria. Studi recenti di popolazione hanno evidenziato che le pazienti affette da carcinoma ovarico presentano una prevalenza di varianti patogenetiche costituzionali BRCA >10%, indipendentemente dall'età alla diagnosi e dalla presenza di storia familiare per tumore del seno o dell'ovaio. La presenza di tali varianti patogenetiche aumenta nelle pazienti con carcinoma ovarico sieroso (17-20%) e nelle pazienti platino-sensibili (30-40%). Inoltre, circa il 25% delle portatrici di mutazione BRCA hanno una diagnosi di carcinoma ovarico a un'età superiore ai 60 anni.
(fonte AIRC)
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